10° e 11° GIORNATA Campionato 2013/14
Sicuramente la notizia più clamorosa di queste due giornate è il pareggio della Roma a Torino. E non quello che ha detto Barbara Berlusconi. Aperta parentesi: se la signorina B. ci avesse permesso di spedire il suo papero in quel di Parigi, ora il Milan avrebbe tutt’altro mercato. Invece ha preferito le “coccole” al Milan: ora non faccia prediche da proselita. Chiusa parentesi. Il pareggio con il Torino di Ventura è clamoroso perché sorprendente e non solo perché la Roma ha sempre vinto in 10 giornate, che non sono poche, per il nostro campionato, ma anche perché noi ci eravamo abituati a vederla vincere. Quindi un pareggio è un’originalità da quelle parti. Ben venga, non per i romanisti, ma per gli amanti della suspense sportiva, perché di fatto si sta delineando un campionato avvincente e appassionante. I fili conduttori di queste due giornate: Juventus, che ne rifila quattro al Catania e regola il Parma di misura, con la testa già a stasera; Napoli che, aiutato ancora da San Gennaro, si sbarazza della Fiorentina, in casa loro, dove la Juve ne prese 4, e vince facile sul Catania, guidato in entrambi i casi da un Callejon sempre più luce luminosa di questo Napoli spagnoleggiante; Verona, che in casa ha fatto 6 su 6, che viaggia come un treno, e che piace perché gioca un bel calcio, concreto ed efficace. Poi c’è l’Inter dove Mazzarri silenziosamente sta curando le ferite, e portando nuova linfa vitale: ha raccolto meno di quanto poteva, può veramente aspirare in alto. E la Fiorentina razziata di almeno un punto contro il Napoli, ma spietata contro un Milan ormai allo sbando, a San Siro. Il Milan sì, che rotola, e continua a farlo: prima di sperare di risalire la china, bisogna smettere di rotolare. Fermarsi, innanzitutto, e assestarsi. Poi iniziare a risalire. Ma il compito più difficile è smettere di rotolare. Allenatori a rischio: tra Petkovic, che colpe non ne ha, a Delio Rossi, che un po’ ce ne ha. Passando per Sannino che a Bologna si accontenta di un misero 0 a 0; vediamo se anche Campedelli si sarà accontentato.