26° GIORNATA di Campionato Serie A 2015/16
È stato il caso che ha infiammato l’ultima giornata di campionato: Spalletti che allontana Totti prima della partita con il Palermo e gli chiede di sedersi in tribuna, causa le dichiarazioni di “malcontento” che il capitano della Roma aveva rilasciato in un’intervista al Tg1. E subito tutto il calcio giocato è passato in secondo piano, i fatti del campo hanno lasciato corso ai fatti del contorno che, modestamente e sinceramente, interessano meno. Ma se si parla di Totti, ognuno ha diritto di dire qualcosa. Dico brevemente la mia: Spalletti ha fatto l’allenatore (almeno nel gesto, forse meno nei modi), Totti non ha fatto il calciatore. C’è chi poi in tutto questo ci ha visto un attacco al campione, al capitano, al cuore pulsante della Roma, al re di Roma, al simbolo eterno di questa squadra: non c’è stato alcun attacco, e sbandierare queste motivazioni per difendere la causa Totti, è esercizio ardito, e pura divagazione sul centro della questione. Totti, essendo un giocatore della società Roma, non è legittimato a dire e fare quello che vuole, e la società Roma ha il diritto di prendere provvedimenti. Totti è Totti, lo ripeto, e la Roma come lui non l’ha amata nessuno, e non la ama o amerà nessuno: ma anche il troppo amore spesso risulta un problema. Spalletti perciò ha dimostrato polso ed attributi, ha tutelato gli altri giocatori e ha fatto il bene della sua squadra, gestendo il problema nello specifico, ma istillando soprattutto la “crisi” riflessiva del “problema Totti”, che ora, inevitabilmente, andrà gestita. Tutti tacevano, e lasciavano andare le cose. Ora non più. Se non ha più il passo per giocare, il pupone deve accettare altri ruoli. Di fatto ritorniamo al discorso precedente: il calcio è ciò che accade in quel rettangolo di gioco. Totti è da qualche tempo che da quel rettangolo ne è fuori. Quel campo l’ha reso un simbolo, l’ha reso una bandiera, l’ha reso un campione: sia modello a cui ambire, obbiettivo da raggiungere, spinta per il futuro. Per i giovani calciatori, e per la sua amata Roma. Con tutta la stima. Anche perché la sua Roma, appunto, ha dimostrato che con il pallone tra i piedi se la cava bene, e il 5 a 0 al Palermo ne è la prova, come la quinta vittoria consecutiva in campionato. www.soccerhousetv.it/news/2574/il-punto-sul-campionato-la-26esima-tra-calcio-non-giocato-e-i-conti-che-restano-aperti-in-tutti-i-fronti