27° GIORNATA di Campionato Serie A 2015/16
01.03.2016 19:20

Piovono le prime sentenze dal campionato di Serie A 2016. Non ancora quella relativa allo scudetto, ma la sensazione è che non manchi molto anche quest’anno, con la speranza di essere smentiti. Smentiti da un Napoli a corto di fiato e che avrebbe bisogno di maggiori rotazioni da parte di Sarri (far giocare un fenomeno come Mertens solamente 15 minuti è deleterio); un Napoli che pare abbia subito il contraccolpo di quel gol di Zaza, di quel programma così ampiamente e profondamente studiato e preparato, andato in frantumi in un attimo di secondo, e ora da rifare da nuovo, con uno sforzo mentale doppio, e con la consapevolezza di non avere la giusta dose di esperienza. Anche al Franchi di Firenze nel Monday night il Napoli poteva seriamente vincere, ma anche perdere: oggi alla squadra di Sarri manca cinismo nei momenti chiavi, lettura più precisa della totalità della partita (si regge spesso su improvvisazioni), e manca ossigeno. La Fiorentina che aveva palesato gravi lacune difensive negli ultimi tempi, riesce a reggere l’urto del miglior attacco del nostro campionato, con ordine ed attenzione. Gioca come sa la squadra di Sousa, e dimostra che questo le può anche bastare per tenere testa alle big. Ergo, le può anche bastare per raggiungere l’obbiettivo terzo posto.

Piovono le prime sentenze dal campionato di Serie A 2016. Non ancora quella relativa allo scudetto, ma la sensazione è che non manchi molto anche quest’anno, con la speranza di essere smentiti. Smentiti da un Napoli a corto di fiato e che avrebbe bisogno di maggiori rotazioni da parte di Sarri (far giocare un fenomeno come Mertens solamente 15 minuti è deleterio); un Napoli che pare abbia subito il contraccolpo di quel gol di Zaza, di quel programma così ampiamente e profondamente studiato e preparato, andato in frantumi in un attimo di secondo, e ora da rifare da nuovo, con uno sforzo mentale doppio, e con la consapevolezza di non avere la giusta dose di esperienza. Anche al Franchi di Firenze nel Monday night il Napoli poteva seriamente vincere, ma anche perdere: oggi alla squadra di Sarri manca cinismo nei momenti chiavi, lettura più precisa della totalità della partita (si regge spesso su improvvisazioni), e manca ossigeno. La Fiorentina che aveva palesato gravi lacune difensive negli ultimi tempi, riesce a reggere l’urto del miglior attacco del nostro campionato, con ordine ed attenzione. Gioca come sa la squadra di Sousa, e dimostra che questo le può anche bastare per tenere testa alle big. Ergo, le può anche bastare per raggiungere l’obbiettivo terzo posto.
Non è stata una partita esaltante quella di Torino, ennesimo specchio della condizione del calcio nostrano: piatto, monotono, con mancanza di genio e inventiva, cioè senza suspense e perciò spettacolo. Fa di più la Juve, nonostante le scorie del gravoso ed adrenalinico impegno con il Bayer Monaco in Champions, e quindi ha meritato i tre punti. L’Inter crea una sola potenziale occasione fino all’85esimo, poi con il risultato già sul 2 a 0 si sveglia e nel finale mette in seria difficoltà la squadra di Allegri con un’intensità e ritmo offensivi che avrebbe dovuto avere per tutta la partita, vista anche la freschezza maggiore. Ma Mancini è difficile capirlo, le scelte di formazioni difficili da condividere, l’atteggiamento della squadra difficile da interpretare. L’Inter rischia di incartarsi. La Juve rischia (si fa per dire) di vincere il quinto titolo consecutivo. www.soccerhousetv.it/news/2596/il-punto-sul-campionato-ad-11-giornate-dal-termine-il-campionato-sembra-dare-le-prime-sentenze