36°-37°-38° GIORNATA DI CAMPIONATO Serie A 2015/16

16.05.2016 18:47

PODIO

Primo posto a Gonzalo Higuain. Torna al San Paolo dopo i turni di squalifica e si riprende non solo il centro del palcoscenico, ma tutto quanto il palco. Doppietta, e vittoria: secondo posto confermato, a più due sulla Roma. Per il pipita sono 32 gol in 33 partite giocate: media mostruosa per un campionato. Il record di Nordhal è a 3 sole lunghezze. Mancano due partite. Numeri. E classe infinita. 

Secondo posto a Stephan El Shaaraway. Motorino inesauribile. Corre, corre, corre. E a volte segna anche gol pesanti, prima di averlo fatto fare a qualche compagno. Per il 3 a 2 finale, a partita quasi conclusa, lui si trovava lì ad intercettare e ribadire sotto la traversa l’assist di Dzekolì a pochi metri dalla porta, prima dei difensori del Genoa, perché aveva corso più veloce, e aveva più fiato di loropolmoni, prima che piedi. Possono fare la differenza.

Terzo posto ad un Palermo che spera. Seconda vittoria nelle ultime due partite. La paura ha acceso gli animi, la voglia, la consapevolezza di potercela fare, con organizzazione, gioco, e passione. Quelle cose che sono mancate fino ad ora, o che si sono viste a sprazzi. Meglio tardi che mai, sperando non sia troppo tardi. Il gruppo di Ballardini è compatto. La squadra di Castori non si arrende. Lo sprint emotivo di un campionato andato. Raccattiamo le briciole dal tavolo delle grandi storie. Sperando un tempo di potervi sedere anche noi.

www.soccerhousetv.it/news/2766/il-punto-sul-campionato-l%E2%80%99impresa-di-ranieri-a-leicester-marca-ancor-pi%C3%99-lo-scarto-con-il-nostro-campionato

PODIO

Primo posto a Luca Toni. Metterlo sul gradino più alto del podio per il suo cucchiaio sfrontato tirato su rigore in faccia alla Juventus invincibile e campione d'Italia, alla sua ultima partita giocata, è un dovere nei suoi confronti e verso il calcio italiano. Si potrebbe aggiungere tutto quello che ha dato questo giocatore a questo sport, ma sarebbe una lista arcinota: Toni è quel campione unico, perché difficilmente si riesce a discutere.

Secondo posto alla Roma di Raja Nainggolan e Francesco Totti. Il primo è un centrocampista di una presenza ingombrante, che contro il Chievo mette in luce tutte le sue vaste e varie doti, che oggi lo rendono tra i centrocampisti più completi d’Europa: contenimento e senso tattico, copertura di ogni centimetro di campo, pressione sui portatori, proposizione offensiva con regolarità e tempo d’inserimento, e goleador quanto basta per chi fa questo ruolo (con Spalletti sono 6 gol, incisivo è dire poco). Il secondo lo conosciamo, e ne parliamo per celebrare sicuramente la sua 600esima partita in serie A, ma non solo, anche l'assist splendido servito a Pjanic per il terzo gol. Sentire qualcuno che sminuisce certi "tocchi" e certa "eleganza" è pura offesa calcistica. Io un Totti così, anche con autonomia di mezz'ora lo porterei agli Europei. 

Terzo posto ad un altro vecchietto, Miroslav Klose che Inzaghi ha avuto il merito di rimetterlo pianta stabile nei suoi titolari, e lui ha ripagato anche in questa giornata con un filtrante perfetto che ha portato al secondo gol, e con la terza marcatura per la sua squadra: se la Lazio ha vinto 4 partite delle ultime 6, merito è anche di questo eterno uomo del gol.

www.soccerhousetv.it/news/2779/il-punto-sul-campionato-la-%E2%80%9Cpenultima%E2%80%9D-senza-le-ultime-sentenze-ma-ricca-di-emozioni-addii-e-celebrazioni

 

 

PODIO

Primo posto a Gonzalo Higuain. Contestualizzare questo record nel calcio moderno, chiuso ermeticamente in tatticismi anche troppo ricercati e sfiziosi, intenti ad impedire i gol invece che a farli, ad imprigionare i talenti in “copertura” che a liberarne il genio offensivo, lo rende ancora più storico, unico, e difficilmente descrivibile e raccontabile. Se poi aggiungiamo che è stato raggiunto con il gesto tecnico più famoso e bello per eccellenza per un attaccante, la rovesciata, allora sembra di trovarsi davanti ad una sceneggiatura perfetta e di pura fantascienza.

Secondo posto a Paulo Dybala. Un altro attaccante, ma non poteva essere altrimenti. Dietro il dominio Higuain, c’è la novità Dybala, esploso definitivamente e consacrato ad alti livelli proprio in questo campionato, lanciato quindi a diventare come quel mostro, unico, che l’ha preceduto nella classifica marcatori. Nella festa dello Stadium dove la Sampdoria ha recitato la parte del pubblico meglio di quanto fatto dal pubblico stesso, la Joya mette a segno una doppietta e con 23 sigilli stagionali supera quanto fatto da Tevez nella sua prima stagione a Torino, fermatosi a 21. Un alieno, restando in tema fantascienza.

Terzo posto ai saluti di Di Natale e Klose. Nel podio degli attaccanti non potevano mancare loro. In questo caso più che per i due gol segnati su rigore, rispettivamente contro Carpi e Fiorentina, per unirsi con loro alle emozioni dell’addio. Totò lascia Udine dopo 12 anni, nei quali ha contribuito pesantemente a scrivere pagine di storia importanti per questo club: i terzi e quarti posto in campionato, la partecipazione in Champions, e in Europa League, momenti nei quali si incastonano perle preziose e di rara bellezza, che sono i suoi gol, tanti e pochissimi banali. Lascia un istrione del pallone, un funambolo, un giocoliere che incarna in sé il senso stesso dello spettacolo. E come dimenticare il punzer tedesco Klose, meno esibizionista di Totò, ma allo stesso modo efficace, con un senso del gol che ha avuto pochi eguali in Europa. Un attaccante silenzioso, che ha sempre risposto presente, ogni volta che l’occasione importante e decisiva lo chiamava in causa. Leggenda. Entrambi indimenticabili. Non può essere altrimenti.

 www.soccerhousetv.it/news/2793/il-punto-sul-campionato-l%E2%80%99ultima-giornata-celebra-gli-attaccanti-e-festeggia-la-salvezza-del-palermo