5° GIORNATA Campionato 2013/14
E anche il primo turno infrasettimanale di campionato è passato. Non senza qualche sorpresa. Perché doveva essere la notte del San Paolo, della quinta vittoria consecutiva del Napoli, che sarebbe dovuto passare senza problemi sopra il già e quasi cadavere del malcapitato Sassuolo. E invece, già precedentemente predicavo pazienza per il Sassuolo, così si è dimostrato che la squadra di Di Francesco ha svolto una signor partita, e Zaza un signor gol. Quello che il Napoli non è mai riuscito a gestire negli anni passati è stata la pressione dei media, la pressione a far bene, le critiche (eccessivamente, forse) positive: ogni volta che sono arrivate, si è arenato. Benitez dovrà lavorarci molto, è questa linea psicologica di confine tra squadra forte, e squadra campione che il Napoli dovrà oltrepassare per puntare in grande. Ce la può fare! Intanto la Roma dimostra una forza di intenti fuori dal comune e lei sì che porta a cinque le vittorie consecutive, tutte ottenute nel secondo tempo: guarda, osserva l’avversario, scopre i punti deboli e infine affonda il colpo del KO. Garcia sembra che ci sappia fare veramente: per il momento anche noi continuiamo a guardarlo e osservarlo alla ricerca di punti deboli! Il Milan ha un cuore grande così: al contrario della Roma viene colpito subito, con più pugnalate che fanno male, che abbatterebbero anche un cinghiale; ma non ne vuol mai sapere di arrendersi, e faticosamente si rialza, sanguinante. Continua a combattere. Non vince lo scontro, ma non lo perde. Forse conta di più di quanto dicano i punti ottenuti. La Juve vince a fatica con due regali grandi come una casa (da radiare assolutamente il guardalinee, un errore inconcepibile): le parole di fairplay di Conte vanno al vento e contano come il due di briscola; l’atteggiamento di Sannino e Campedelli è da onorare e da meditare. Continuano a zoppicare, invece, Genoa e Catania.