9° GIORNATA Campionato 2013/14

28.10.2013 09:21

Non si arresta la corsa di una Roma sempre più capolista solitaria del nostro campionato: risolve Bradley, entrato per portare equilibrio difensivo nel finale di partita, per conquistare un pareggio d’oro ad Udine, contro l’Udinese che in casa non perdeva da Settembre 2012, e stava giocando in 11 contro 10, causa espulsione di Maicon. Invece l’americano segna e regala alla Roma la nona sinfonia. Un cammino esaltante, che profuma di scudetto: che ha il diritto di farlo. Dietro Juventus e Napoli, aiutate da rigori inesistenti, riescono a vincere, comunque meritatamente. E tengono il passo. Fiorentina ed Inter ottengono i tre punti avendo la meglio delle due squadre di Verona, Chievo ed Hellas, e soprattutto grazie a quanto costruito dai propri uomini in fase offensiva: quella difensiva deve ancora un attimo migliorare. Come deve assolutamente migliorare quella del Milan. Troppi gol subiti, troppe dormite, per una difesa che a inizio 2013 aveva capito come difendere, e che sapeva farlo: che l’ha dimostrato anche in settimana a San Siro contro la superpotenza blaugrana. E ora non lo sa più. Le colpe non sono completamente né di Galliani, né di Allegri se Costant dimentica il cervello a casa, e Balotelli fa il fenomeno quando gli pare e piace. Il Milan ha anche giocato bene, De Jong, Montolivo, Poli, Kakà e Matri sanno il fatto loro: sanno correre e sacrificarsi. Robinho e Balotelli no; Costant invece è un montato che non si merita di indossare quella maglia. Basta sputare su Allegri, da milanista non lo accetto: ha le sue colpe, lo riconosco anch’io. Ma voglio giudicarlo a fine stagione. Per ora in tre anni di Milan ha vinto uno scudetto, è arrivato secondo il secondo anno, giocando la parte decisiva della stagione con le riserve, e con il “gol di Muntari”, e il terzo anno è arrivato in Champions, giocando con una squadra che avrebbe vinto forse la Lega Pro. Contano i fatti: i fatti ancora gli danno ragione. A fine campionato, se ne riparlerà, non ora, non infanghiamo tutto quello che ha fatto questo allenatore in questi anni. Rispetto, innanzitutto dai milanisti. Il Bologna vince la prima, Pioli respira. Samp al quadrato, mentre un Genoa così remissivo e assente, poteva starsene a casa e far vincere la Juve a tavolino. Sannino è un grande allenatore: con la Roma saprà dimostrarlo! 

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