ALL’INSEGNA DELLE SETTE SORELLE (O QUASI)
Va in archivio la prima giornata di campionato. Quasi tutte le sette sorelle rispondono presente sul campo, tranne il Milan, che perde malamente a Verona, squadra che storicamente è la bestia nera dei rossoneri. Le prime indicazioni che ci arrivano...
La Juve sta bene, è una macchina collaudata. Sa come si vince e lo fa. Per lo più con un uomo che è arrivato nel mercato estivo, Tevez. Certo stiamo calmi, è solo l’inizio e quel gol è tra i più facili che si possano fare. Insomma non occorreva avere Tevez per metterla dentro. Dicono che è la squadra da battere: non lo so. Forse sarà la Juve a rincorrere quest’anno; la cosa certa che sarà lì a lottarsi il campionato fino alla fine.
Il Napoli parte alla grande, sotto il nome di chi è veramente un grande, anzi gigante: Marek Hamsik. De Laurentis ha comprato tantissimi giocatori, ma come accade da 4 anni io penso che sarà ancora lui la chiave di volta del gioco del Napoli. E chiedete a Cavani chi gli passava il pallone per metterlo in rete! Può lottare per lo scudetto, anche se vedo una dimensione più adatta all’Europa.
Attenti alla Roma, l’impegno con il Livorno non era impossibile, ma ha una rosa ampia, di ottimi giocatori, come ormai da diversi anni. Se Garcia trova la quadratura del cerchio, potrà far male, e potrà dire la sua.
La Lazio, pragmatica come al solito. Quando azzecca la partita, difficilmente non porta a casa il risultato, ma ha il vizio di non chiuderla prima, e il vizio di prendere gol, che non è un vizio da poco conto nel nostro campionato. Giornali e giornalisti tutti hanno lodato il ritorno del profeta Hernanes, dopo l’opaca copia vista contro la Juve: non è tornato, ha semplicemente confermato il suo trend: forte con le deboli (con tutto il rispetto dell’Udinese), debole con le forti. Secondo me, la squadra di Petkovic non ha il passo per poter vincere il campionato: ma se il mercato regalerà Yilmaz, allora ci sarà da tremare. Balotelli, Gomez, Tevez, non sono nessuno in confronto al potenziale di questo attaccante, ve lo garantisco!
Per me l’Inter di Walter Mazzarri resta tra le favorite numero 1 per il titolo. E non lo dico perché ha vinto 2 a 0 contro un Genoa imbambolato; anzi se dovessi giudicare solo la prima partita di campionato dei nerazzurri e basta, dovrei affermare il contrario. Ma ha dimostrato di saper vincere pur non giocando bene. Ha messo in campo precisione e rigore tattico, attenzione maniacale ad ogni dettaglio: ed è qui che risiede il credo di Mazzarri. Deve giocare una partita alla settimana: non ha bisogno di una grandissima rosa. Se riescono a seguire il loro allenatore, possono arrivare molto lontano. E molto in alto.
La Fiorentina parte bene. La Viola ha una squadra da paura, e con quel mister in panchina, può veramente esprimere un calcio di altissimo livello, esteticamente impeccabile, e il migliore in Italia, se non tra i più belli d’Europa. Se saprà essere allo stesso modo un calcio concreto quando dovuto, allora sarà la vera sorpresa del campionato. Anche se la considero più portata per poter aspirare a vincere un Europa League, che lo scudetto. Anzi, lo spero! Richiedasi un intervento in difesa e tra i pali!
Il Milan gioca bene per 15 minuti, poi va in letargo. Fa resuscitare una squadra, il Verona, fino a quel momento morta, e un giocatore, Toni, che tutti davano per morto. Ma il Milan si sente a volte Gesù Cristo: ricordate due anni fa quando riuscì a far segnare il gol partita a un certo Amauri, al tempo con la Fiorentina, che non la buttava dentro da decenni, e di fatto concedendo lo scudetto alla Juve? Siamo il diavolo, cavolo! Smettiamo di fare i miracoli! Basta con le opere di beneficienza! Comunque onore al Verona. Il Milan pecca di presunzione e sufficienza: non c’entra Allegri, non c’entra la rosa (anche se l’arrivo di Astori soprattutto, Honda e Matri sarebbero un bel e importante impreziosimento); c’entra che bisogna sputare sangue, e non pensare di essere già arrivati. Perché, che se ne dica, Balotelli non è ancora né un fenomeno né un campione: non l’ha dimostrato, se non nelle copertine dei giornali. Ora occorre farlo vedere sul campo. Vincendo. Non una partita. Ma lo scudetto.
Delle altre, male le due neopromosse Sassuolo e Livorno, mi aspettavo di più, soprattutto dagli emiliani. Bene il Cagliari, ha una rosa consolidata, potrà sorprendere, se non li venderà tutti entro Settembre, insomma! Sottolineo una nota piacevole per me, il ritorno al gol di un centrocampista italiano che io considero, tutt’ora, tra i migliori del nostro calcio, da nazionale insomma: Matteo Brighi. Spero trovi il giusto spazio e la necessaria continuità per aspirare e sperare in grande.
Insomma, volete i PRONOSTICI DEL SOTTOSCRITTO?
Spero in un campionato equilibrato, almeno tra le sei sette squadre di vertice. Non dico che sono tutte da scudetto, ma da sportivo e amante dello spettacolo sportivo, spero lo siano: per vedere un campionato davvero esaltante!
Comunque...
SCUDETTO: Juve, Milan e Inter.
EUROPA: Napoli, Roma, Lazio, Fiorentina.
SALVEZZA TRANQUILLA: (salvo il mercato eh!, ancora non concluso) Udinese, Cagliari, Parma, Sampdoria, Atalanta, Torino.
IN LOTTA PER LA SALVEZZA: Verona, Sassuolo, Catania, Chievo, Genoa, Bologna.
RETROCESSA: Livorno.
Spero di sbagliare. Perché ogni volta che viene sbagliato un pronostico, vuol dire che è lo SPORT che ha vinto!