AMMIRIAMO L'UOMO GESU'
Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
(Isaia 53)
Oggi guardiamo all'uomo. Non a Dio. Guardiamo all'uomo Gesù, nato a Betlemme intorno all'anno 0, e morto a Gerusalemme, intorno al 33 d.C.
Deriso, schernito, insultato, percosso,
flagellato, macellato,
messo in croce.
Ucciso.
E' vero nella storia c'è chi è stato anche trattato peggio di lui. E come lui innocente. E come lui è rimasto in silenzio.
Però
lui ha perdonato i suoi esecutori.
Ha perdonato i suoi assassini.
Ha amato i suoi macellai.
Ha detto "non c'è amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici". E l'ha fatto.
Ammiriamo l'uomo. Non restiamo indifferenti.