ASPETTATIVE DIVERSE
Tante squadre, diverse aspettative: per una campionato che promette lotte avvincenti.
ATALANTA
E’una squadra solida e collaudata. Colantuono sa fare il suo mestiere e anche bene. L’attacco sarà l’arma migliore: Moralez garantisce qualità, e piedi, assist per il bombardiere cecchino Denis, uno dei migliori attaccanti del nostro campionato. Salvezza tranquilla.
BOLOGNA
Pioli è una delle migliori promesse del nostro calcio, e uno dei più competenti allenatori del campionato. E’ l’unica vera certezza, per una squadra indebolita sicuramente da partenze illustri, come Gillet, Ramirez e di Vaio. Diamanti può fare il botto, e Acquafresca, con la responsabilità dell’attacco sulle sue spalle, potrebbe svegliarsi definitivamente. E’ un jolly: ma può salvarsi tranquillamente, come per l’Atalanta. Nulla più.
CAGLIARI
Ecco una formazione che farà fatica. Ficcadenti è un allenatore incostante, e senza peso. Il punto forte della squadra è un difensore e porta il nome di Astori: dal mio punto di vista, scelta sbagliata, la sua, di restare a Cagliari. La via per la Nazionale si fa tutta in salita per lui. La squadra sarda può sperare in un Pinilla in stato di grazia, ma non ha mai fatto vedere miracoli strabilianti. Possibile retrocessa.
CATANIA
La squadra degli argentini garantisce sempre un buon gioco. Etichettata quasi sempre come una candidata alla retrocessione, dimostra sempre di riuscire a fare più di quanto ci si aspettava. Quest’anno potrebbe ripetersi la stessa storia, anche perché la formazione è quasi interamente quella dell’anno passato. Salva.
CHIEVO
La favola Chievo non finisce più. E credo non arriveranno i titoli di coda nemmeno in questa stagione, perché la squadra a disposizione di Di Carlo è suppergiù quella dell’anno passato. E perché l’inserimento di Di Michele in avanti, insieme a Pellissier garantisce esperienza, sicurezza, e gol. Due vecchie volpi, che hanno ancora intenzione di stupire, e che lo faranno. Salva.
FIORENTINA
Sembrava privarsi del suo talento migliore. Quindi di fatto, privarsi della possibilità di competere ad un buon livello nel campionato. Invece non solo ha tenuto Jovetic, ma ha fatto quasi un’intera squadra nuova. El Hamadoui è un gran talento. Borja Valero, Pizzaro e Aquilani sono un centrocampo tutto piede, e qualità, rischioso, ma ad alto contenuto spettacolare. E Jovetic, per me, è un top player mondiale. Se ci mettiamo pure un allenatore che ha dimostrato di avere idee innovative ed interessanti, quale è Montella, allora credo proprio che la Fiorentina quest’anno ci potrà stupire. Da Europa. League, si intende.
GENOA
Mi ispira solo Immobile, talento del Pescara di Zeman della stagione scorsa. Altrimenti la rosa del Genoa è debole, come mediocre è il suo allenatore. Farà una fatica tremenda. E non basterà il rientro di Gilardino, o qualche invenzione di Kucka a salvare da una brutta figura la squadra di Genova. Si salverà a fatica. O forse nemmeno ci riuscirà.
INTER
Dal centrocampo in avanti, ispira piena fiducia. Guarin, Snejder, Milito, Coutinho, sono veri fenomeni, di livello mondiale. Zanetti può garantire la solita corsa, e sicurezza, equilibrio tattico quanto mai necessario. E Handanovic se non incappa in una stagione no, è una saracinesca, uno dei più forti portieri al mondo. La difesa è un dubbio: per me resta, e resterà, a meno di qualche colpo di mercato, il punto debole di questa squadra. Che è anche il punto debole nell’arte di allenare del giovane Stramaccioni: grande idee per un ottimo gioco nella metà campo offensiva, lacune paurose per la fase difensiva. Se lui riuscirà a trovare la quadratura del cerchio, la sua squadra potrà lottare anche per un posto nell’Europa che conta. Da Champions.
JUVENTUS
E’ la squadra dell’anno passato, più qualche nuovo acquisto di qualità, soprattutto consono a quel tipo di gioco che ha espresso per tutto l’anno passato la squadra di Conte: Isla e Asamoah sono due giocatori che possono esaltare al massimo livello l’idea di gioco dell’allenatore pugliese. Parte quindi da favoriti alla vittoria finale dello scudetto la squadra di Torino, ma ci sono alcune considerazioni da fare: la difesa, che con Lucio potrebbe sbandare paurosamente; la squalifica di Conte, senza le sue grida dal campo, la spinta emozionale e motivazionale sarà ridotta sicuramente; l’attacco, senza un vero top player, un vero attaccante che riesca a buttarla dentro in tutte le maniere e da tutte le posizioni; e la Champions: si farà sentire, il carico di lavoro sarà diverso, è una competizione che richiede esperienza ed intelligenza: la prima forse manca un po’ a questa Juve, la seconda ancora è un aspetto da dimostrare. Vedremo. Comunque, per lo scudetto.
LAZIO
L’incognita più grande è colui che siede in panchina. Petkovic: chi? Sarà il vero spartiacque della stagione della Lazio: verso grandi risultati, o pericolosi scivoloni. Perché in effetti Ledesma, Hernanes, Lulic, Zarate, Rocchi, e il sempre immortale Klose, con l’aggiunta del nuovo arrivato Ederson, mettono in campo garanzie ottime per produrre un gioco coinvolgente e quanto mai efficace. Occorreva una sistemata alla difesa, che resta quella dell’anno passato, e senza l’intelligenza tattica di Reja, potrebbe soffrire molto. Mezza classifica. Ma se Petkovic sorprende, l’Europa potrebbe essere un obbiettivo raggiungibile.
MILAN
E’ vero ha perso Thiago Silva e Ibrahimovic. Ma la squadra di Allegri, nelle stagione passata ha dimostrato di sapersela cavare anche senza i suoi due fuoriclasse. Sudando il doppio. Ma facendo di necessità virtù. E’ il compito che spetta ad Allegri: valorizzare Zapata e tutta la difesa, far esplodere definitivamente Pato, rendere un top player assoluto Boateng con quel numero 10 sulle spalle che pesa come un macigno e che va onorato al massimo; “creare” Montolivo, come ha fatto con Nocerino. Se poi senza una punta ingombrante come Ibra, il risultato sarà quello di un gioco coinvolgente e frizzante come di quel Cagliari di qualche anno fa, allora ci sarà anche da divertirsi. Il Milan ha le potenzialità per fare un ottima stagione: bisogna saperle sfruttare al massimo. Il tricolore è possibile.
NAPOLI
La squadra si è rinforzata notevolmente: Gamberini, se lavorato nel giusto modo, è un signor difensore. Berhami può dare corsa e qualità. Insigne è un cavallo di razza purosangue: con il pallone può fare cose strabilianti. Con Pandev e il cecchino Cavani, possono buttarla dentro a ripetizione. Inler a centrocampo dà equilibrio. Hamsik inventa le giocate. Il Napoli è un ottima squadra, che può fare un ottimo campionato. I punti deboli: la testa, e l’autocritica. Son sempre mancati alla società di De Laurentis, perché son sempre mancati al presidente stesso e al suo allenatore: ci vuole più buon senso nel giocare a pallone, ci vuole passione e anche un pizzico di istinto è vero, ma il giusto bilanciamento con una buona dose di razionalità e soprattutto bisogna riconoscere le sconfitte e le proprie responsabilità, non addossare colpa ad arbitri e assistenti. Se trova le giuste misure, questa squadra può sorprendere. Da Champions, ma, chissà, anche da scudetto.
PALERMO
Una buona squadra allenata da uno dei nostri “autori della nouvelle vague” degli allenatori italiani: Sannino. Come si gioca al calcio lui lo sa, e lo insegna anche bene. Tutto sta nel vedere se gli interpreti del suo gioco saranno in grado di imparare. La difesa è il colabrodo dell’anno scorso, e se Sannino non fa qualche miracolo, sarà il vero punto debole della squadra siciliana. Quindi...Salvezza si, ma nulla più.
PARMA
Il Parma dell’anno scorso aveva un ingrediente importante, che la portato a conquistare sette vittorie consecutive in campionato: Giovinco. Se togliamo il lievito, il bel dolce si sgonfia. Per me il Parma si è sgonfiato, e sarà una stagione in salita. Donadoni sa il fatto suo e, quasi come un diesel, fa fatica a partire, ma quando ingrana poi va a meraviglia. Ma ha una rosa a disposizione veramente scarsa, eccezion fatta per i piedi di Valdes e Parolo, anzi anche imbarazzante (leggasi Amauri, non me ne voglia). Forse si salva. Forse.
PESCARA
Confesso che conosco poco questa squadra, anche perché i suoi veri assi, i giocatori più famosi, che abbiamo potuto tutti ammirare l’anno passato alla corte di Zeman, hanno fatto tutti le valige per destinazioni e piazze più importanti. Il Terlizzi di qualche anno fa, era un difensore che sapeva il fatto suo: oggi non so. Jonathas è un attaccante di qualità, con gran fiuto del gol: ma la serie A è cosa diversa dalla B, bisogna vedere come riuscirà ad esprimersi. Nella mia ignoranza, dico...possibile retrocessa.
ROMA
Zeman è il maestro. Tra i migliori allenatori di sempre. Il suo credo calcistico, e la sua filosofia di gioco, sono pezzi rari da conservare con cura, nella storia di questo sport e dello sport in generale. La Roma sarà l’attrazione del nostro campionato, il parco giochi. E sarà la vera sorpresa per la lotta allo scudetto.
SAMPDORIA
Pochissima fiducia in Ferrara, e quindi nella Sampdoria. Estigarribia è un giocatore di sostanza, e Maxi Lopez può dare qualità e gol, che se mancheranno potrebbe comunque pensarci Pozzi, che è sempre riuscito a vedere la porta con buona facilità. Ma tutto sommato la rosa è mediocre. Si salverà? Sarà una lotta tra le due squadre di Genova.
SIENA
Tanta ammirazione per Serse Cosmi. Ma credo proprio che la sua squadra sarà una delle prime a retrocedere. Leggo la formazione, e vedo “poca roba”. È lo stesso gruppo dell’anno passato: solo l’affiatamento tra loro e la consistenza mentale del gruppo può costituire il vero jolly della stagione della squadra toscana.
TORINO
Il Torino sarà la squadra, tra le neopromosse, che farà meglio. Ventura è un buon allenatore, la rosa è quella solida dell’anno scorso, con qualche aggiunta importante: Sansone, che ha fatto vedere grandi cose in serie B con il Sassuolo; Santana, che tutti conosciamo; e quel Brighi, che io non smetterò mai di dirlo, è uno dei migliori centrocampisti italiani nel mondo. Salvo.
UDINESE
Ha venduto Asamoah, Isla e Handanovic. Però bisogna stare attenti con i giudizi verso la squadra di patron Pozzo, perché è sempre riuscita a smentire tutti, critici e non. L’anno passato cessioni illustri come Sanchez, Zapata e Inler: fine stagione, con il terzo posto in campionato. Bkric è l’erede designato di Handanovic. La difesa è quella solida dell’anno passato, con la possibile aggiunta di un buon difensore come Hertaux. Sulle fasce Basta e Armero sono garanzie. I nomi nuovi arrivati non so chi siano, ma sono sicuramente dei talenti di classe, solo perché sono stati scelti dall’Udinese. Poi davanti c’è l’immortale (uno da Mercenari 2, per intenderci) Di Natale, e la nuova invenzione friulana Muriel: ricordandoci la coppia Sanchez-Di Natale, possiamo attendere solo meraviglie. Europa: di che portata si vedrà.
RIEPILOGO
Per lo scudetto: Milan, Juventus, Napoli e Roma.
Per la Champions: Inter, Udinese.
Per l’Europa League: Fiorentina, (Lazio)
Per la retrocessione: Pescara, Siena, Cagliari, Parma, (Genoa e Sampdoria).