CAPOLAVORI SECONDO ME Forrest Gump
FORREST GUMP
di Robert Zemeckis
Forrest Gump è uno dei miei film preferiti, di quelli di cui mi sono innamorato fin dalla prima visione (alla quale ne sono seguite poi moltissime). A mio parere, è anche il miglior film di quel grande regista che è Robert Zemeckis. È vero che Forrest Gump è un’ opera tecnicamente e formalmente non eccezionale, però penso che la storia narrata e i contenuti di una pellicola del genere siano davvero importanti, rimangono colpendo a fondo l’animo umano, e sopperendo di fatto, ad una forma non da capolavoro.
Quando guardi Forrest Gump piangi, ridi, rifletti, e batti le mani, perché ti rendi conto di aver visto uno di quei film che potresti vedere un sacco di volte senza stancarti, e questo nel cinema, forse inconsapevolmente, rimane sempre un grande pregio.
Forrest Gump narra la storia di Forrest, appunto, una persona ritardata mentale, che si trova ad affrontare tutte le tappe della sua vita come una grande avventura. Frequenterà prima la scuola, poi l’università, laureandosi, andrà in guerra, giocherà a football e a ping pong, conoscendo via via i vari presidenti americani, saprà trovare lavoro e diventare ricchissimo, saprà sposarsi e diventare un papà. Tutto con molta e sincera semplicità.
Attraverso questo film si presenta uno spaccato della storia americana, visto dagli occhi di un semplice grande uomo. Forrest si trova a combattere, ad affrontare un mondo brutto e difficile, rappresentato anche dalla perdizione di Jenny, la sua “amata Jenny”, consumata dal divertimento gratuito e malsano che questa realtà costantemente e in forme e modi diversi da sempre ci propina. E ci riesce con la sua semplicità di uomo, caratterizzata particolarmente da sincerità nelle emozioni e nei sentimenti provati. Sentimenti che sono perfettamente naturali e puri, non macchiati dal male e contaminati da tante mode. L’amore: Forrest ama perché prova amore vero e sincero, non vuole seguire una moda o considerarlo una semplice attività normale e comune. “Sembrava un angelo” dice quando vede Jenny per la prima volta; e Jenny rimane l'unica donna della sua vita. Amore come motore del mondo, come essenza di un rapporto, come dono e nascita; Forrest sposa Jenny sapendo, tuttavia, che lei dovrà morire. La sposa perchè è uno stupido, ai nostri occhi, ma uno stupido che sa amare veramente un essere umano, non trattandolo come un oggetto; e non dimentichiamoci che “stupido è chi lo stupido fa”. La bellezza delle cose: “è la cosa più bella che abbia mai visto” dice quando vede per la prima volta suo figlio. Un essere umano, la cosa più bella: ha dannatamente ragione. Aiuta gli amici, obbedisce e rispetta la madre e i superiori, lavora con impegno e dedizione, dedica tempo alle persone bisognose ed è attaccato al concetto importante di famiglia. Tutto questo con molta semplicità, ma non una semplicità “deficiente”, una semplicità “francescana”. E lo spettatore si accorge che guardandolo dagli occhi di questo uomo il mondo è più bello. Si accorge che facendo del bene e vivendo secondo principi morali giusti e, ripeto, naturali si può stare meglio ed ottenere grandi successi. È proprio tutto questo Forrest Gump, un’analisi sull’America, e soprattutto sulla vita esemplare di un uomo che, seppur “deficiente”, ha molto da insegnare ai più intelligenti uomini di questo mondo, che siamo noi.
Il regista sceglie appunto di affrontare il film con uno stile semplice e sincero, facendo vedere ciò che andava visto, senza strafare, senza cercare artifici registici di qualsiasi tipo. Ed è uno stile consono a quello che viene narrato, una storia che è un inno alla semplicità. E quindi tutto diventa un'unica cosa, tecnica e contenuto si mischiano e danno vita ad un opera che è “semplicemente” un capolavoro. Inquadrature precise, ragionate e studiate, efficaci sia quando ammiriamo un primo piano che un campo lungo di un bellissimo tramonto. Riprese necessarie e perfette, come nello stile di Zemeckis “ niente sul serio, tutto per bene”. Colonna sonora indimenticabile e strappa lacrime, effetti speciali nascosti ma spettacolari.
C’è tutto dentro Forrest Gump, come si addice ad un capolavoro, un'opera ampia, cinematograficamente potente, che da ogni fotogramma traspira di dramma, ironia, gioia, azione: ti batte veramente il cuore quando guardi film di questo tipo dall’inizio alla fine. Lui, Forrest, rimane un icona del cinema, intramontabile. Lui, il film, rimarrà forse un pò nascosto in tutta la storia del cinema, ma sicuramente non sarà così per gli spettatori: è un'impronta netta, profonda, indimenticabile ed eterna nei nostri cuori.
Almeno nel mio!
Voto 10