CHRISTOPHER NOLAN. Realtà e sogno al lavoro. ...un ringraziamento...
Realtà e sogno al lavoro. Non è solo il sottotitolo esplicativo del libro che ho scritto. Infatti la definizione può prestarsi benissimo per identificare un insieme di sensazioni che hanno accompagnato nel prima, e tutt’ora nel presente il progetto di questo libro.
Perché è un sogno questo libro: la sua pubblicazione, la sua piccola, ma attendibile diffusione. È stato un piccolo sogno che si è avverato.
Ma è anche realtà, cioè reale sì, come qualcosa di concreto, che esiste, che posso toccare e tenere tra le mie mani, sfogliare e leggere. Ma soprattutto realtà, in quanto è proprio con la realtà che si deve confrontare e misurare, anche, se vogliamo, scontrare. Quindi realtà come sinonimo di difficoltà, difficoltà di mostrarsi, di fare capolino, di farsi sentire. Difficoltà che ogni opera d’arte, in quanto tale, ha, se messa nel contesto del nostro sempre più pericoloso e imbarazzante Paese Italia. E soprattutto se l’opera d’arte è di natura indipendente, senza risonanze e altisonante particolari alle spalle.
Ma realtà e sogno sono al lavoro. Lavoro vero, inteso come sacrificio, sudore, costanza, perseveranza, amore e passione: quello che mi ha trasmesso la casa editrice che ha pubblicato il libro, la Whiterose pictures, motivo principale per cui ho scelto di andare avanti con loro nella realizzazione di questo progetto. Quando, quindi, realtà e sogno lavorano insieme, c’è sempre un po’ di speranza che dà entusiasmo a quello che si fa, che ti fa andare avanti, che ti fa scavalcare i muri che ti si parano nel cammino, che ti fa credere che quello che fai può valere veramente molto.
Realtà e sogno hanno lavorato insieme, con la passione che il sottoscritto, Simone Santi Amantini, ha messo nello scrivere un libro su Christopher Nolan, regista amato e apprezzato, e con la dedizione e la cura, meticolosa e mai banale, della Whiterose pictures, nella figura principale di Lorenzo Lombardi.
Il mio libro non è un trattato teorico del cinema di Nolan, né un saggio critico. È un saggio sì, una monografia, perché così si chiama questo genere di scrittura, ma scritto da un appassionato di cinema per altri appassionati, da un amante dei film di Nolan, per altri amanti. Scriverlo è stato, innanzitutto, rendere omaggio al suo cinema, a quello che mi ha dato, trasmesso e insegnato.
Scrivere per me è evasione, è memoria, fissare qualcosa del me presente, di ora. Per conoscere chi ero. Ma essere uno scrivente (colui che scrive) non vuol dire essere uno scrittore. Lo scrittore esiste nello stesso momento in cui esiste il fruitore dell’opera d’arte, in questo caso, dell’opera letteraria, colui che investe nel libro e che legge il libro. Se c’è il lettore, anche solo uno, che ha comprato il libro e si è messo a leggerlo, in quell’istante della mia vita posso dire di potermi considerare uno scrittore.
Pertanto ringrazio te, lettore, che hai creduto in me, e che ora tieni il mio libro, “CHRISTOPHER NOLAN: REALTà E SOGNO AL LAVORO” nella tua libreria di casa, o sparso tra tanti altri libri e riviste, in modo confusionario sopra una scrivania, o sopra la cesta dei panni sporchi al bagno.
Ma ringrazio anche te, lettore di questo articolo, se sei arrivato a leggere fino a qui. Ti ringrazio anticipatamente se vorrai anche tu darmi la possibilità di essere uno scrittore, e di sperare, chissà, di poter continuare ad esserlo.