F1 STAGIONE 2012- Gran Premio d'Australia
Gran Premio di Australia. Voto 6
Sicuramente meglio del principio della scorsa stagione. Un GP tutto sommato vivace, anche se ci si aspettava qualcosa di meglio in fatto di spettacolo: a tratti la monotonia torna a regnare sovrana in F1. Ingredienti e spunti interessanti c’erano tutti: sei campioni del mondo al via, tra cui il rientro del grande Kimi Raikkonen, gomme che avrebbero dovuto usurarsi più velocemente, di conseguenza una maggiore imprevedibilità tattica, e, dopo le prove, i valori in campo che sembrano più livellati, dove una Red Bull sembra più umana, e più “da mischia” che “da fuga”. E devo dire che le aspettative sono state rispettate in gara: perché bene o male i sei campioni sono riusciti a far vedere di essere di un’altra categoria, perché imprevedibilità c’è stata, non esagerata, ma sicuramente molto più dell’anno passato qui in Australia, e perché le Red Bull si sono trovate ad inseguire. Sono fiducioso, perché si preannuncia un Campionato del Mondo intrigante, che promette spettacolo, ma soprattutto competitività: perché se del primo si può dire che ci sia stato l’intento, negli ultimi tre anni, di intervenire per cercare di aumentarlo, la seconda è una cosa che è un po’ mancata nelle ultime stagioni. E noi appassionati, invece, ne abbiamo bisogno. (Noi tifosi, poi, ne avremmo bisogno anche per la Ferrari, ma questo oggi sembra chiedere troppo!)
PODIO:
- Jenson Button. Il GP di Australia non fa altro che confermare quello che è stato il migliore pilota della stagione passata, almeno per il sottoscritto. Confermare la sua crescita da pilota, che prosegue, da Brasile 2011, e non sembra si sia arrestata. Jenson è perfetto, nella conduzione di gara, come sempre, ma soprattutto, nella guida: nel disegnare belle e giuste traiettorie, sulle quali viaggiare per l’intera corsa, senza scomporsi, quasi fosse un treno sui binari.
- Fernando Alonso. Immenso. Ancora una volta si trova a guidare un carretto, che forse va più piano della macchinina che aveva da piccolo! Ma Fernando ti rende veloce anche la peggior vettura: fa di necessità virtù, e porta la Ferrari quasi a ridosso del podio: dopo una partenza perfetta, da antologia, e dopo aver lottato contro tutti, nella mischia, senza arrendersi, come quando riusciva a tener dietro un certo Michael Schumacher in Ferrari, e prima di proclamarsi un’altra volta campione del mondo. E’ vero questa volta si deve difendere con le unghie e con i denti da Maldonado. Ma questa non è colpa sua.
- Pastor Maldonado e Sergio Perez. Gara di spessore per Pastor, che torna a rivestire i panni del pilota aggressivo e veloce visto in Gp2, e l’anno scorso non pervenuto. Attacca a destra e a sinistra, chiunque gli si pari davanti, anche un certo Fernando Alonso, con una cattiveria agonistica unica, dovuta anche ad una Williams rinnovata (data per spacciata a inizio stagione), e a gas spianato costante, anche sui cordoli. L’errore nel finale è dovuto proprio da questo, da una gara condotta al limite: è grave, ma ci sta, perché è già significativo e di valore vederlo in ballo con i primi della classe! Sergio Perez è una conferma: una delle belle sorprese dell’anno scorso, mantiene intatto ogni giudizio positivo su di lui. Parte dal fondo, ma un’impeccabile strategia lo porta tra i primi, sesto, poi un contatto con Rosberg lo costringe all’ottavo posto finale. Ma Perez corre pulito, amministra, è preciso, e sbaglia poco, come un veterano. Ha talento da vendere.
Non parliamo di Massa: basta dire che in qualifica è riuscito a fare peggio di un Alonso che di fatto era fermo ai box, a causa di un testacoda. Cioè fai peggio di un compagno di squadra che manco si muove con la sua vettura? E’ possibile?
Grande rientro anche di Kimi: solo per poco non è entrato nel mio podio, soprattutto perché ci sono stati altri che hanno fatto meglio di lui! Ma sicuramente una gara di altissimo livello la sua. Lo aspettiamo in Malesia.
Non tiriamo conclusioni affrettate, su Red Bull inferiori a Mclaren, ecc... Perché Australia non è vero indice di competitività. Perciò aspettiamo Malesia, un circuito più classico, dove le forze in campo saranno più giustamente valutate. Di solito le Red Bull li vanno forte. Se non sarà così, allora forse qualcosa è cambiato veramente...
CLASSIFICA PILOTI:
- Button 25
- Alonso 18
- Perez 15
- Maldonado 15