F1 STAGIONE 2012-Gran Premio della Malesia
Gran Premio della Malesia. Voto 8
Un gran bel Gran Premio quello di Malesia. Aiutato, come sempre, ormai è quasi scontato dirlo, dalla pioggia, unico, vero e grande elemento di Caos e disturbo alla monotonia a volte ancor troppo dilagante in questo sport. La pausa di quasi un’ora fa affiorare un po’ di noia e sbadiglio e spazientimento, ma l’idea di poter assistere ad una nuova Montreal 2011 tiene desto lo spirito dell’appassionato automobilistico. Non sarà la stessa gara, ma la ripartenza è davvero qualcosa di godibile, a tratti spettacolare. Il sorpasso perentorio di Alonso su Webber, i sorpassi di Raikkonen e Vettel, quello quasi impossibile di Ricciardo, lo sprint finale tutto d’un fiato del pazzo messicano Perez, qualche toccata qua e là, sono i momenti da ricordare di questa corsa, secondo appuntamento del mondiale 2012.
PODIO:
- Sergio Perez. Non me ne vogliano i tifosi Ferrari. Ma quello che ha fatto il messicano domenica è stato qualcosa di superiore anche al capolavoro di Fernando in Ferrari. Quindi immaginate voi, è difficile trovare parole ed aggettivi per descrivere l’impresa di Perez. Dopo una strategia perfetta si ritrova in seconda posizione: sembra che non c’entri nulla, sembra quello che di li a poco sarà infilato in successione da tutti. Macchè: autorevole e veloce, il pilota della Sauber rischia addirittura di vincere la gara, con uno sprint finale da mettere i brividi ad Alonso. Solo un errore, gli impedisce il possibile sorpasso: un errore che comunque, a parer mio, non macchia la sua prestazione, e il suo miglior piazzamento nel mio podio; perché arrivare secondo partendo decimo, con la Sauber, e guidando in queste condizioni senza mai scomporsi è già qualcosa di superlativo; se poi, dopo l’ordine radio di accontentarsi della seconda posizione, tu invece tenti addirittura di vincere, quasi riuscendoci, allora hai dimostrato di essere un Pilota vero, di quelli unici. Aspettiamo conferme.
- Fernando Alonso. Di nuovo: immenso. Con il solito carretto, perché la Ferrari è quella di Australia, riesce a rendere possibile l’impossibile, aiutato questa volta, dopo un’infinità di tempo, da un’ottima strategia al muretto Ferrari. Ma Fernando la sua gara la vince in due momenti: la partenza, come sempre impeccabile, perfetta, a mille. E i primi giri dopo la ripartenza, dove guida sul bagnato in modo eccezionale, continuamente al limite, senza sbavature, martellando tempi record sul giro. Quando gli chiedi di dare il massimo lui lo fa sempre: con una costanza a giro unica, non comune a nessun pilota dell’attuale F1, e anche se dovesse esserci la neve in pista. Il massimo sempre! Fernando compie l’impresa Ferrari: speriamo soltanto non resti l’unica della stagione. Intanto guarda tutti dall’alto della classifica piloti, ridendo sotto i baffi, perché consapevole di aver vinto con una cinquecento. D’epoca.
- Kimi Raikkonen, Bruno Senna e Jean Enric Vergne. Sono tanti, in tre, nel terzo gradino del podio. Forse non ci stanno nemmeno troppo comodi. Ma non mi sentivo di lasciare fuori nemmeno uno di questi qua. Perché a modo loro hanno fatto una gara notevole, e non solo, perché hanno confermato le ottime prestazioni in Australia. Questa volta andavano, necessariamente, premiati. Kimi, l’uomo di ghiaccio, è tornato: ancora una volta una rimonta, di quelle dal sapore “incredibile”, creata soprattutto nella seconda parte di gara, quando esce dalla mischia dei primi giri, indenne, per stampare giri veloci e sorpassi: puliti e perfetti, come lui sa fare. E il giro record della domenica: una delle sue specialità. Raikkonen è un campione. I campioni con l’acqua vengono fuori. I campioni, anche con un po’ di ruggine, non si dimenticano come si guida. Bruno Senna, il pilota da cognome importante, a volta ingombrante. Che in Malesia viene onorato nel migliore dei modi. Una piccola grande impresa la sua, creata attraverso una conduzione di gara senza fronzoli, ma concreta, e con uno stile di guida ancora mai visto, di gran spessore. La Williams è una sorpresa, lui e Maldonado lo sono ancora di più. Vergne è il debuttante migliore di quest’anno per ora, con due gare di altissimo livello, data la sua inesperienza di corsa. Di certo questo qua già lo conoscevano: ci aveva impressionato come collaudatore della Red Bull l’anno scorso, andando a realizzare tempi sbalorditivi; ma la gara è un’altra cosa, la mischia da F1, e se ci metti anche l’acqua, sono realtà completamente diverse, e nuove per lui. Se la cava alla grande, dimostrando qualità importanti di lottatore, anche tra piloti più famosi e blasonati di lui. Un ottavo posto che sa di vittoria.
CLASSIFICA PILOTI:
- Perez 40
- Alonso 36
- Button 25
- Maldonado 15
- Raikkonen 15
- Senna 15
- Vergne 15