GLI ESCLUSI ILLUSTRI CHE VANNO RICORDATI
7) Hitchcock di Sacha Gervasi. Film stupendo, non solo per chi ama Hitchcock e il suo mondo-modo di essere e fare cinema; non solo per l’interpretazione perfetta che ne dà Anthony Hopkins. Ma per chiunque sia innamorato del cinema: perché il film di Gervasi è un film su Hitchcock, detto altrimenti è un film sul cinema. Perché è innegabile che i due soggetti siano sinonimi. Hitchcock è allo stesso tempo documentario e romanzo, perché riesce a raccontare la storia del maestro del thriller sia in modo preciso e dettagliato, ma anche esagerandola, per veicolare sentimenti ed emozioni.
6) Into Darkness - Star Trek di J.J. Abrams. La genialità di Abrams (nella giusta accezione) è risaputa, soprattutto dal sottoscritto, ma non mi aspettavo comunque potesse dar vita ad un film di fantascienza realizzato così bene, visto soprattutto il soggetto televisivo: un blockbuster di ottima fattura, nel quale i meccanismi del genere funzionano alla perfezione. La mia mente è andata subito al prossimo progetto di Abrams che ha a che fare con un altro universo di fantascienza che, con tutto il rispetto per Star Trek, ha nel cinema la sua madre, che l’ha partorito, circa 40 anni fa. Sapete di Cosa sto parlando.
5) Blood di Nick Murphy. Mi ha ricordato molto il capolavoro di Clint Eastwood Mystic River, nelle tematiche e nelle logiche annessioni, anche stilistiche, a queste. Ma c’è un pizzico anche di David Fincher e del Nolan di Insomnia nell’opera di Murphy. Ho citato grandi nomi: è scontato quindi intuire come Blood sia un gran bel film. “Un dramma sul peso della colpa, sui legami ingombranti della famiglia, perfino sui limiti e le possibilità della memoria” (Federico Gironi). Inoltre: attori britannici importanti e solidi nella loro interpretazione, una fotografia ottima, un paesaggio protagonista, una regia che è bilanciamento perfetto tra ritmi veloci - d’azione, e più lenti - di riflessione (angosciante riflessione), con scatti repentini, e perciò sorprendenti, di assoluto livello.
4) Hunger Games La ragazza di fuoco di Francis Lawrence. Non so come si faccia a sostenere che il primo capitolo sia migliore di questo. Forse sono io che ho sbagliato film, o non ci veda molto bene. Quest’opera di Lawrence ha il passo misurato di un blockbuster sapiente che riesce a dire molto di più di sola azione ed effetti speciali; ha finalmente il talento di Jennifer Lawrence che il primo film aveva purtroppo celato; ha una narrazione ricca, varia, che non lesina anche colpi di scena ben costruiti; ha la forza del “seguito” e quindi delle “conseguenze del peccato”, i contenuti si ampliano, si perde banalità e si acquista profondità. Anche emotiva.
3) Educazione Siberiana di Gabriele Salvatores. Un grande Salvatores per un film impegnato ed impegnativo, un film di valore. Non solo per la storia, per l’affresco politico-sociale dipinto, non per la morale, che soggiacciono al film, ma per la storia d’amicizia che riesce a tratteggiare: è lì il centro del film, la sua essenza, la sua bellezza e quindi importanza. Uno dei migliori film italiani di questo 2013. Che confermano la mano sensibile e sapiente del suo autore.
2) Rush di Ron Howard. Amo la Formula 1. Apprezzo il cinema classico, fatto bene: dalla sceneggiatura, al montaggio, passando per la regia, senza sbavature, precisa, chiara, “grammaticalmente” e “formalmente” perfetta. Ergo: Rush mi è piaciuto, anche molto. Forse speravo ancora di più: “perché Howard, si capisce, vede sé stesso nell’etica e nell’estetica ostinate, squadrate e logiche di Lauda, e non riesce mai a far proprie la passionalità sanguigna e la sregolatezza imprevedibile e artistoide di Hunt.” (Gironi).
1) Il Grande Gatsby di Baz Luhrman. Un film che ho apprezzato moltissimo, a dispetto di quanti lo abbiano criticato. Certamente fazioso, ma coerente nella sua sintassi. Ricco di orpelli e sovraccarico, soprattutto nell’immagine: elementi che non lo rendono, tuttavia, stucchevole, anzi, è emotivamente coinvolgente. Una poderosa storia d'amore. Ne parlavo più ampiamente qui IL GRANDE GATSBY di Baz Luhrmann