Io ti chiesi perchè i tuoi occhi...

22.07.2014 15:20

Io ti chiesi

Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.


Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste.

 

Sono una stella

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nel proprio ardore.

Io sono il mare di notte in tempesta
il mare urlante che accumula nuovi
peccati e agli antichi rende mercede.

Sono dal vostro mondo
esiliato di superbia educato, dalla superbia frodato,
io sono il re senza corona.

Son la passione senza parole
senza pietre del focolare, senz'arma nella guerra,
è la mia stessa forza che mi ammala.

 

Non oggi
Io so che cosa tu vorresti dirmi in quest’ora… Non dirlo! Guarda laggiù il fondo crepuscolare dello stagno e come si rincorrono specchi di nuvole in nero splendore… Non dirlo! Questa è una notte avversa.

Lo so, in quest’ora infuria nel profondo del tuo petto tutto ciò che vorresti domandarmi. Non chiedere! Sulla tua bocca indugia ancora la parola che ci fa tristi… Non dirla! Questa è una notte avversa.

Me lo dirai domani. Chissà, forse domani si farà tutto facile e leggero quello che oggi il cuore non sopporta, quello che ora mi rende così triste… Non chiedere! Questa è una notte avversa.

 

Ti prego

Quando mi dai la tua piccola mano
che tante cose mai dette esprime
ti ho forse chiesto una sola volta
se mi vuoi bene?

Non è il tuo amore che voglio
voglio soltanto saperti vicina
e che muta e silenziosa
di tanto in tanto, mi tenda la tua mano.

 

Dialogo serale

che guardi sognando nel paesaggio velato?

Nella tua bella mano ho messo il mio cuore.

è tanto pieno di una felicità taciuta,

così fervido – non ti sei accorta?

 

me lo ridai con un sorriso sconosciuto.

un lieve dolore…tace. è raffreddato.