Paris at Night

13.02.2014 16:17

PARIS AT NIGHT

Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia

QUESTO AMORE

Questo amore
Così violento
Così fragile 
Così tenero 
Così disperato 
Questo amore 
Bello come il giorno 
Cattivo come il tempo 
Quando il tempo e cattivo 
Questo amore così vero 
Questo amore così bello 
Così felice 
Così gioioso 
Così irrisorio 
Tremante di paura come un bambino quando e buio 
Così sicuro dì sé 
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte 
Questo amore che faceva paura
Agli altri
E li faceva parlare e impallidire 
Questo amore tenuto d'occhio 
Perché noi lo tenevamo d'occhio
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Perché noi l'abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Questo amore tutt'intero 
Così vivo ancora 
E baciato dal sole 
E' il tuo amore 
E' il mio amore 
E' quel che e stato 
Questa cosa sempre nuova 
Che non e mai cambiata 
Vera come una pianta
Tremante come un uccello 
Calda viva come l'estate 
Sia tu che io possiamo 
Andare e tornare possiamo 
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare 
Addormentarci ancora 
Sognarci della morte 
Ringiovanire 
E svegli sorridere ridere Il nostro amore non si muove 
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio 
Crudele come la memoria 
Stupido come i rimpianti 
Tenero come il ricordo 
Freddo come il marmo 
Bello come il giorno 
Fragile come un bambino 
Ci guarda sorridendo 
Ci parla senza dire
E io l'ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti quelli che si amano
E che si sono amati
Oh sì gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conosco
Resta dove sei
Non andartene via
Resta dov'eri un tempo
Resta dove sei
Non muoverti
Non te ne andare
Noi che siamo amati noi t'abbiamo
Dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre più lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Più tardi, più tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvviso
Tendici la mano
Portaci in salvo.

ALICANTE

Un'arancia sul tavolo
Il tuo vestito sul tappeto
E nel mio letto, tu
Dolce dono del presente
Frescura della notte
Calore della mia vita.

I RAGAZZI CHE SI AMANO

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore

LA BELLA STAGIONE

A digiuno sperduta assiderata
Tutta sola senza un soldo
Ferma in piedi una ragazza
Età sedici anni
In Piace de la Concorde
Il quindici agosto a mezzogiorno.

IL BUON TEMPO DELLA GIOVINEZZA

I fiumi erano limpidi

il mare era pulito

il pane era buono

le stagioni stagionali

le guerre dimenticate

e l'amore amato.

LUCI D’UOMO

Sonnambulo in pieno mezzogiorno

anche con la carne sulla forchetta

anche con la forchetta in mano

sempre molto vicino ai compagni

ma lontano lo stesso così lontano

a dare la zuppa al cane

ma vedevo la zuppa che scappava

il cane che correva lungo il muro

e sentivo i suoi sospiri

e il cane vedeva la mia luce

il mio astro

e lasciava perdere la zuppa

avevo quella luce su di me

così

ma non era

la mia luce

era proprio così

avrei voluto

ho tutto provato

avrei voluto sbarazzarmene… dividere

ma bruciava tutti

nessuno se la prendeva

ma

se l’abbassavo

tutti quanti l’applaudivano

luce colore di lanterna sorda

piccola lampada senza pericolo

piaceva

ma il grande chiarore dell’indifferenza confessata

la vera lampada

il becco del gas sanguinante

contro il quale va a sbattere l’amore sanguinante

si ferisce

si uccide

senza davvero morire

la cometa

il gran topo di fogna che ognuno porta nel petto

l’inquietante e magnifico chiarore

questa brace

nessuno pressocchè nessuno ne vuol sapere…

piccole luminse menzogne color verità luminosa

verità cianfrusaglie

luce beata dell’uomo franco che vi guarda bene in faccia

salamandra installata nella fronte del pensatore

legno e carbone

accendini dell’amicizia

fuochi di paglia

fuochi di trave

fuochi di festa

del bengala e di legna

fiammiferi

rametti

palle bernots

come piacete!

non crediate che io getti il grido della lucciola che si scusa di brillare

o il lamento straziante del paralitico che vorrebbe pattinare no..

urlo alla luce con carta e inchiostro

la sera tardi

e grido

ugualmente

c’è la luce

a ciascuno la sua

e il mondo crepa di freddo

il mondo ha paura di bruciarsi le dita

evidentemente

è la luce che brilla che brucia che cuoce

e che ghiaccia il sangue

è la gran frittata a sorpresa

il sole con dei grumi di sangue

chiarore di cuore

chiarore d’ amore

chiarore

oh occorre incalzarla questa luce accecante

lei esiste

così lampante che acceca

ma se occorre una luce accecante per vedere tutto

accecate abbagliate

è la luce vivente che porta in sé ciascuno

e che tutti soffocano per fare come tutti

luce proibita

bruci chi ti si avvicina

chi vuole prenderti

ma tu li ami

luce vivente

sei tu la vita

la vita che vive che va avanti sempre

tornando sui suoi passi

che va via dritta che volta oppure no

sole notturno

luna diurna

stelle del pomeriggio

cuore che batte prima dell’amore

durante l’amore

dopo l’amore

gran luce nell’occhio del porco che fa l’amore

luce tale e quale senza abat-jour

luce bruta luce rossa

luce crepuscolare

indifferente avida appassionata

luce della così dolce primavera

luce d’infanzia

sempre la stessa luce dolce e crudele

ma a volte tanto bella

volti che vi avvicinate

occhi chiusi

bocche socchiuse

tutto ruota tutto avvampa

voi due teste

testa di ragazzo

e di ragazza

voi due teste che ruotano e dimenticano…

un astro

un istante

una vittoria

una presa

scuro lampo del brutto tempo

fuochi fatui della morale

croce di fuoco

petardi bagnati

cibori ben lucidati

infelici piccoli soli di rame

ostensori

come pallidi e ridicoli sono i vostri raggi

finchè la luce di quella che ama l’amore

incontra la luce di quello che ama l’amore

ridicolo incendio

poco importa della sua durata

sempre ieri domani buongiorno buonasera una volta giammai sempre e voi stesso

chi se ne frega purchè arda.

FOGLIE MORTE

Oh! Vorrei tanto che tu ricordassi
i giorni felici quando eravamo amici.
La vita era più bella.
Il sole più bruciante.
Le foglie morte cadono a mucchi...
Vedi: non ho dimenticato.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti
e il vento del nord le porta via
nella fredda notte dell'oblio.
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi.
È una canzone che ci somiglia.
Tu mi amavi
io ti amavo.
E vivevamo noi due insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti.
Ma il mio amore silenzioso e fedele
sorride ancora e ringrazia la vita.
Ti amavo tanto, eri così bella.
Come potrei dimenticarti.
La vita era più bella
e il sole più bruciante.
Eri la mia più dolce amica ...
Ma non ho ormai che rimpianti.
E la canzone che cantavi
sempre, sempre la sentirò.
È una canzone che ci somiglia.
Tu mi amavi
io ti amavo.
E vivevamo noi due insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi

PROVERBIO

Su una spiaggia deserta

una tartaruga capovolta

accanto a una clessidra

Nessuno che li possa rovesciare

Tartaruga

la tua ultima ora

nessuno la conterà.