Purtroppo oggi...l'amore

Ma ecco che l’Amore è colpito al cuore stesso del suo cuore.
L’amore “liberato “ vola in mille pezzi nell’uomo
e il suo corpo fa l’amore quando il suo cuore è altrove
e il suo cuore cerca l’amore quando non stringe che un corpo.
L’amore è insegnato, come una ginnastica.
L’amore è strappato dal letto chiuso degli amanti e sfoggiato in piazza
fra l’ultimo spettacolo e il cibo per i cani.
L’amore è proiettato su uno schermo gigante, primo piano sul sesso, emozione permanente per maniaci.
L’amore sulle bancarelle, nelle cassette, in fotografia;
luci rosse e bambole gonfiate per focolari spenti e carni morte.
L’amore si vende sui marciapiedi, si sceglie alla carta: bello mio, niente soldi, niente amore.
L’amore è sfigurato, strozzato, fossilizzato, è una cosa... e questa “cosa” in briciole è sparsa dappertutto, nel fango delle strade.
Restava l’Amore...
ma l’amore oggi è fuoco che si spegne,
mentre gli uomini nudi,
con le labbra tremanti,
gli occhi lucidi di febbre,
muoiono di freddo stringendo fra le loro dita avide i frammenti della “cosa” che, morendo,
si ostinano ancora a chiamare “amore”.
Uccidendo l’Amore, stiamo uccidendo la vita.
(Michel Quoist, Parlami d'Amore)