STAGIONE F1 2012- Gran Premio del Belgio
Gran Premio del Belgio. Voto 7
Non la miglior Spa che abbia visto, o che io ricordi. Di domenica memorabili ce ne ha regalate tante negli anni, di duelli mozzafiato, di spettacolo automobilistico puro. Quella di questo 2012 è stata una domenica pomeriggio certamente non noiosa, ma deludente, in un certo senso, se la colleghiamo al circuito Belga. Motivo principale? Il buon Grosjean che, a parte dare vita al solito incidente di inizio gara – un classico di Spa – con spettacolari voli annessi, che in un certo senso ti fanno provare qualche emozione e brivido, ha fatto fuori due campioni assoluti, dal valore altrettanto assoluto, come Alonso ed Hamilton, che qui, nell’Università dell’automobilismo, avrebbero sicuramente regalato qualcosa di più di quello che si è visto, qualcosa di meglio, qualcosa di maggior spessore. Così non è stato. Per fortuna ci ha pensato il Re di Spa, il sovrano assoluto Kimi Raikkonen a deliziarci, con uno dei sorpassi più belli, più pericolosi, più esagerati, non solo di questa stagione, ma di sempre.
PODIO:
- Kimi Raikkonen. Sarò strano, ma non mi importa. Perché è vero che il finnico non ha compiuto la gara perfetta, e che sicuramente, per stargli davanti, Button e Vettel abbiano fatto qualcosa meglio di lui, ma quel sorpasso su Schumacher, condotto a gas spianato, a l’Eau Rouge, è spettacolo puro, è potenza mista a lucidità, è pazzia in salsa passionale. Vale il prezzo del biglietto, vale anche l’intera gara. Vale, perché Spa è questo, e se non c’è questo, non è Spa. Raikkonen ci ha ricordato a noi spettatori e ha ricordato agli altri piloti che quel circuito va vissuto in modo diverso, perché è un circuito diverso. E perché se compi un sorpasso del genere sei un fenomeno a prescindere, anche se hai fatto il resto della gara da schifo, chessò ultimo e doppiato cinque volte. Comunque Raikkonen è arrivato terzo, quindi...
- Sebastian Vettel e Nico Hulkenberg. Due gare molto simili. Entrambe in rimonta, a suon di sorpassi. Anche Vettel sta diventando uno che a Spa si esalta: laureatosi l’anno scorso nel circuito belga, sta diventando soggetto di spettacolo tra i saliscendi delle Ardenne, che riesce ad interpretare come pochi. E ha anche una cattiveria agonistica nella mischia che poco gli abbiamo visto, perché poco gli si addice: invece ha fatto una gara sontuosa, costellata da sorpassi decisi ed importanti. Recupera punti nel mondiale: il campione non vuole abdicare facilmente. Hulkenberg invece per una domenica si trasforma nell’incredibile Hulk, e tira fuori gli artigli, per una prestazione decisamente sopra le righe. Scatenato, riesce a superare anche Raikkonen e a mettersi all’inseguimento di Button. Cede solo nel finale al finlandese, ma conserva un quarto posto eccezionale dagli attacchi di Webber. Esaltante.
- Jenson Button. Vincere a Spa è sinonimo di grandezza, non c’è nulla da dire. Qui hanno vinto solo i più grandi piloti, i campioni (e Massa a tavolino, ma questa è un’altra storia). E Button, come è nelle sue caratteristiche, fa una gara perfetta, precisa nella cura di ogni singolo dettaglio, soprattutto nel consumo delle gomme. Ma rimane la sensazione finale che nella bilancia penda più il piatto della potenza incontrastata di questa Mclaren, che il talento del pilota. Che c’è, naturalmente. Ma ha dato quanto era necessario, né più né meno.
CLASSIFICA PILOTI:
- Raikkonen 137
- Alonso 130
- Hamilton 95
- Grosjean 81
- Button 70
- Perez 58
- Vettel 51
- Senna 45
- Rosberg 43
- Webber 43
- Maldonado 40
- di Resta 40
- Schumacher 33
- Kobayashi 33
- Massa 18
- Hulkenberg 18
- Vergne 15