STAGIONE F1 2012- Gran Premio di Germania
Gran Premio di Germania. Voto 7
Un bel Gran Premio quello di domenica in terra tedesca. Ricco di emozioni, palpitante e sempre incerto nella lotta al primo posto, che ha visto affrontarsi tre campioni del mondo. Tanti sorpassi e alcuni veramente degni di nota. Tutto questo però non basta a cancellare il ricordo di tanti appassionati della vecchia Hockenheim, una delle piste più belle del mondo.
PODIO:
- Fernando Alonso. Ho finito le parole. Ho finito gli aggettivi. Per parlare di lui, per descrivere la sua gara. Oserei dire, e forse qualcuno storcerà il naso, che la gara di domenica è stata la sua migliore prestazione di questa stagione. E forse quella decisiva in vista campionato: e non è per i punti di margine che ha messo tra lui e gli inseguitori, ma per la vetta di concentrazione che ha raggiunto, che gli ha permesso di fare una pole pazzesca alla Senna, tra il diluvio, e di condurre una gara ad elastico con gli inseguitori, risparmiando le gomme quando necessario e all’improvviso sfoderando giri capolavoro mandando giù il pedale al massimo, e in questo Fernando non ha eguali. "Io devo pensare soltanto a guidare e ad aiutare la squadra, voglio dare sempre il 100% e lavorare giorno e notte per questo obiettivo. Non voglio che nessuno arrivi in Ungheria preparato fisicamente e mentalmente meglio di me o più motivato di me: cerco sempre di vincere questa competizione che si svolge fuori dalla pista". Non c’è da aggiungere altro.
- Kimi Raikkonen e Kamui Kobayashi. Molti telecronisti ed esperti dicono di averlo perso di vista e ancora di non riconoscerlo. Non so che gare stiano guardando. Quasi sempre a podio, e dietro a vetture nettamente superiori alla sua. Quarto in classifica generale e, di nuovo, alle spalle di Alonso e dei due della Red Bull, davanti alle Mclaren, e a 30 punti dal compagno di scuderia. Non so. Bisogna chiedergli altro? Domenica Kimi ha compiuto una gara entusiasmante, al limite, aggressiva, e spettacolare. Una rimonta condotta a suon di sorpassi a destra e a sinistra, su Mercedes e Force India: uno magistrale dove in due curve infila in successione Hulkenberg (?) e Schumacher. Scatenato. Come il giapponesino della Sauber, finalmente tornato alla ribalta, a mostrare quella guida tanto apprezzata e ammirata, tutta ritmo e grinta agli estremi livelli. Lotta con le Force India e ha la meglio. Aiutato da una Sauber super gentile con le gomme riesce a raggiungere un’ottima quarta piazza finale. Lo spettacolo della domenica tedesca sono stati loro due. Il pubblico ringrazia.
- Jenson Button. Un altro illustre ritorno. Si era perso l’inglese, e non riusciva più a ritrovarsi. E anche noi facevamo fatica a scorgerlo. Ad Hockenheim all’improvviso ha deciso di farsi rivedere, e come piace a lui: con una rimonta fatta tanto di tattica e strategia, ma anche di quel pizzico di grinta e cattiveria sportiva che non guasta mai. Quasi non gli riusciva il colpaccio di fregare la prima posizione ad Alonso e vincere una gara incredibile. Ma il pilota della Ferrari è un alieno di un altro pianeta e per ora, imbattibile. Bentornato Jenson!
Dopo Ungheria, traccerò un bilancio della stagione fino a qui, cercando anche di fare previsioni in vista della vittoria finale del Mondiale. Per ora mi limito a dire: attenti ad Hamilton e alla Mclaren. Questa è ancora la macchina più veloce quest’anno, e lui è ancora il pilota di un tempo. Domenica, pur con tutta la sfiga che gli è caduta addosso, ne ha dato un’altra dimostrazione. Vettel deve imparare ad accettare le lezioni dei veri campioni, dei veri Piloti.
CLASSIFICA PILOTI:
- Alonso 130
- Raikkonen 88
- Hamilton 70
- Grosjean 63
- Perez 58
- Button 55
- Rosberg 43
- Webber 43
- Maldonado 40
- di Resta 40
- Schumacher 33
- Vettel 33
- Kobayashi 33
- Senna 30
- Massa 18
- Vergne 15