TOP E FLOP di Marzo 2016

01.04.2016 18:24

TOP

  • L’amore per il Cinema che permea felicemente Ave, Cesare! dei fratelli Coen. Ne parlavo qui AVE, CESARE!
  • L’interpretazione di Saoirse Roran in Brooklyn. Non era da Oscar, giustamente, visto la fortissima concorrenza, ma è segnale di una maturazione artistica importante di questa giovane attrice, di una crescita nella scelta dei ruoli, e nell’attenzione ai dettagli. Brooklyn è uno di quei film buoni ma nulla più, che tuttavia si regge prepotentemente sulla genuina ed azzeccata interpretazione della sua attrice principale. Da essere talmente valida da oscurare anche le cose che non vanno.
  • I primi 2/3 di Batman vs Superman: Dawn of Justice. Con quel titolo, con quel trailer, con quel misero Uomo d’Acciaio alle spalle mi aspettavo tutto fuorché un film degno dei soldi spesi per vederlo, decente, narrato con intelligenza, equilibrato, cupo ed incoraggiante, retto da Snyder che fa lo Snyder. Bene, è bello rimanere delusi in senso positivo.

FLOP

  • Allegiant, detto altrimenti: allergia a queste saghe tutte uguali derivate da prodotti pseudo artistici - letterali, che offendono l’intelligenza dello spettatore. Cosa avrebbe di buono questo film, oltre a Shailene Woodley? Niente. Ecco, esatto. Costruito sul niente, con il niente.
  • Nella cinquina dei candidati a Miglior Film dei David di Donatello doveva esserci Lo chiamavano Jeeg Robot di Mainetti. Un paio di titoli tra i candidati potevano fargli posto benissimo.
  • L’ultimo terzo di Batman vs Superman: Dawn of Justice, ovvero come rovinare un buon film: prendere un mostro concepito male e nato peggio (il villain è f-o-n-d-a-m-e-n-t-a-l-e in questi film: Nolan docet), inserire una Wonder Woman completamente inutile ai fini della trama, scadere in situazioni improbabili, messe lì per far frizzare la concitazione generale, ma che in realtà aumentano le soglie del nervoso di chi aveva visto un bel film, e voleva poter dire la stessa cosa del suo epilogo, e così della sua totalità.