TOP & FLOP Maggio-Giugno 2016

05.07.2016 12:45

TOP

  • La pazza gioia di Paolo Virzì. Diversi i prodotti italiani rientrati nei “top” quest’anno, sintomo di un cinema che seppur lentamente e con tanta fatica si rende conto del suo status e prova a cambiarlo. Anche se con Virzì andiamo spesso sul sicuro: e dopo quel piccolo capolavoro che è stato Il capitale umano il regista italiano torna a sorprenderci con una storia che inscena altri contesti e dinamiche, ma intende raccontare la stessa umanità in tutta la sua variegata eccezionalità. Comunque di quanto mi sia piaciuto ne parlavo qui LA PAZZA GIOIA di Paolo Virzì
  • Le prove attoriali di Adriana Ugarte ed Emma Suàrez, rispettivamente la Julieta giovane ed adulta in Julieta di Pedro Almodóvar. Donne-muse per il cinema dell’autore spagnolo, che nello specifico di questo film si muovono in piani di sceneggiatura doppi, configurando un punto di originalità dentro una confezione visiva metodica e curatissima. JULIETA di Pedro Almodóvar
  • La prima parte di The Neon Demon di Nicolas Winding Refn, nella quale il regista danese crea un cinema impeccabile, avanguardistico, ma paradossalmente puro perché si regge quasi esclusivamente sulla forza espressiva dell’inquadratura, dei movimenti di macchina, delle angolazioni, della fotografia, della colonna sonora. Un cinema estatico perché di rara bellezza estetica, talmente visionario da superare confini ignoti. Ma che non ha la sapienza e l’equilibrio di sapersi fermare, o aggrapparsi a qualcosa di fondamentale e solido come una buona sceneggiatura, tanto da liquefarsi vistosamente e senza sosta nella seconda parte, contaminando quanto di cinema veramente eccezionale i primi minuti di quest’opera avevano partorito. THE NEON DEMON di Nicolas Winding Refn

FLOP

  • Captain American – Civil War dei fratelli Russo. La solita minestra servita ai nerd dell’occasione. I veri nerd e i veri cinefili non possono farsi incantare ancora. Ancora ed ancora. Basta. Comunque ne parlavo abbondantemente qui CAPTAIN AMERICA: CIVIL WAR di Anthony e Joe Russo
  • Il Traditore Tipo di Susanna White. Volete vedere uno di quei thriller-politici di cui potete prevedere ogni cosa dall’inizio alla fine, e dove i no-sense, anche strutturali di narrazione, prevalgano su un senso logico non così difficile da considerare e mantenere? Ecco, questo è il film che fa per voi.
  • The Conjuring – Il caso Enfield di James Wan. Alcuni hanno detto “troppo simile al predecessore”. Io direi: “magari”. Forse ne rispecchia le macrosequenze narrative, ma nient’altro. I limiti dell’horror convenzionale di Wan qui emergono palesemente, e rendono paradossalmente questo film tutt’altro che di genere horror. E questo già basta per confermarne la non riuscita. Ma mi sono anche dilungato un po’ più: THE CONJURING - IL CASO ENFIELD di James Wan