25° GIORNATA di Campionato Serie A 2015/16

17.02.2016 10:53

Tante le attese, forse troppe. Era il “nostro Super Bowl”, qualcuno ha azzardato a dire: ci sta, bisogna aumentare le aspettative, alzare l’asticella della tensione, della fremente attesa. Ma sono bastati pochi minuti di Juventus Napoli, per sgonfiare tutto, miseramente, e farci tornare alla realtà dei fatti, crudelmente, come accade sempre d’altronde: il nostro calcio, oggi, è questo. E non sprizza salute, anzi. È tattica, ma quindi noia, antispettacolo, e mancanza di coraggio. Il paradosso è che, a conti fatti, il big match abbia rispecchiato l’andamento del Super Bowl di quest’anno: il gioco è stato in mano alle difese. Se il Napoli doveva dimostrare di essere da scudetto, per me non l’ha fatto, a differenza di quanto sostengono molti, addetti ai lavori e non. Le ragioni sono molteplici: un solo “potenziale” tiro in porta ed occasione da gol in tutta la partita, per chi si presentava a Torino con il miglior attacco e la miglior fase offensiva del campionato, e con l’intenzione di fare la partita (così diceva Sarri in conferenza pre partita); un Higuain non pervenuto: quando il momento diventa decisivo l’argentino si defila, scompare, si perde ed eccede in nervosismi da chi è consapevole di questo limite personale: accadeva già l’anno scorso nel finale di campionato o in Europa League, accadeva nella finale di Coppa del Mondo contro la Germania. È un fuoriclasse, non si discute: le 24 reti sono qui a testimoniarlo in modo inequivocabile. Ma per diventare un campione serve mettere dentro la rete “decisiva”, nel momento più importante: puoi fare anche più di 30 gol, ma se non segni il “gol scudetto”, tutto si rompe: il calcio, in questo senso, è impietoso. Ma innalza i suoi Grandi, proprio in virtù di queste circostanze. Per arrivare al titolo, il Napoli ha bisogno che il suo fuoriclasse vesta i panni del campione. Infine l’atteggiamento: una squadra che punta a vincere lo scudetto ha l’obbligo di voler vincere sempre, in ogni circostanza, in ogni minuto di partita, a maggior ragione negli scontri diretti. Il Napoli per un po’ ci ha quasi provato, ma si è arresa molto presto al pareggio, risultato comunque comodo per la classifica. Ed è stata punita. Da chi? Dalla coerenza della Juventus, e di mister Allegri. Se la squadra di Sarri ha snaturato la sua indole, la Juventus ha continuato dritta, a fare quello che sa fare: praticare la pazienza, ergere una difesa impenetrabile, frustrare quindi l’avversario, e colpire con precisione chirurgica. Infine, seppur lo spettacolo è stato quasi nullo, i bianconeri l’hanno meritata. E hanno dimostrato, al momento, di essere da scudetto più degli avversari.

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